Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Dai Tour Operator: I Viaggi di Maurizio Levi > 11 luglio, 8 agosto e 5 settembre 2009
Il Kenya rappresenta la quint'essenza dell'Africa vera, quella della grande fauna selvatica, delle sterminate mandrie di erbivori al pascolo nella savana, dei fenicotteri rosa sulle rive dei laghi, dei pastori nomadi con le loro mandrie, dei paesaggi sconfinati punteggiati da acacie ombrellifere e maestosi baobab. E' anche la terra dove sono nati i safari (viaggio, in lingua swaili). Un Paese che rappresenta la principale destinazione turistica dell'Africa Orientale per l'efficiente organizzazione ricettiva, retaggio del colonialismo inglese, la sua grande ricchezza faunistica e l'estrema varietà ambientale, che spazia delle candide spiagge sull'oceano Indiano orlate di palme, ventilate dagli alisei e protette dalla barriera corallina, alle colline centro-occidentali ricoperte da piantagioni di the, caffè e canna da zucchero, dalle vette vulcaniche dei monti Kenya (5.199 m), Kilimangiaro (5.896) e Elgon (4.321) con i loro ghiacciai perenni sebbene tagliati dall'Equatore, ai grandi laghi di confine, fino alle infinite steppe semidesertiche del nord e dell'est. I PARCHI. Il Kenya non solo possiede i parchi più belli, ricchi e meglio attrezzati del continente, ma è anche il posto migliore dove poter osservare i famosi "big five": leone, bufalo, elefante, leopardo e rinoceronte, anche se in realtà possiede in gran numero tutto il campionario della fauna africana. Il primo parco, quello di Nairobi, risale al 1945, mentre dal 1977 in tutto il Paese è vietata la caccia. Oggi il Kenya annovera una trentina di parchi nazionali (i più famosi sono Tsavo, Amboseli, Masai Mara, Aberdare, Marsabit e parco marino di Malindi) e parecchie riserve naturali minori, tutti con un'enorme varietà di flora e fauna, ed è protetto il 12% del territorio. Per le loro peculiarità i parchi del monte Kenya e del lago Turkana sono stati riconosciuti dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità. Tuttavia la stragrande maggioranza del patrimonio naturalistico kenyota si trova fuori dai parchi e per questo motivo stanno sorgendo parecchie riserve private, dotate spesso di ecolodge di grande charme e comfort, dove si può rivivere l'atmosfera dell'old Africa dei safari e dei cacciatori alla Hemingway. Il Kenya oggi vanta tuttavia una vegetazione molto diversificata (anche se va detto che sopravvive soltanto il 3% delle foreste originarie) per la grande varietà ambientale, dove prevalgono acacie ad ombrello, baobab e arbusti spinosi. Ai piedi delle alte montagne permangono fitte foreste temperate di sempreverdi, con specie pregiate come mogano ed ebano. La varietà ambientale favorisce anche una notevole ricchezza di volatili, in primis struzzi, avvoltoi e marabù, poi fenicotteri, pellicani, gnu e cicogne attorno a fiumi e laghi, buceri e uccelli tessitori nelle foreste. Ma il più affascinante spettacolo della natura è sicuramente costituito dalla migrazione stagionale di erbivori (gnu, zebre, antilopi, gazzelle e bufali), seguiti a vista dai predatori carnivori, dal parco di Masai Mara a quello tanzaniano del Serengeti: milioni di animali in movimento, la maggior concentrazione faunistica della terra, in cerca di acqua e nuovi pascoli. IL LAGO TURKANA. Discorso a parte merita la regione settentrionale, verso i confini con Uganda, Sudan, Etiopia e Somalia, impostata sulla grande depressione del lago Turkana, dove il paesaggio muta profondamente, caratterizzato da savane con acacie, deserti, distese di nere rocce laviche, vulcani spenti ricoperti da foreste, canyon, laghi e oasi lussureggianti. Una zona poco battuta dal turismo, per le strade e piste sconnesse, la mancanza di strutture e il caldo intenso, anche se di estremo interesse paesaggistico, naturalistico, con una ricchissima avifauna e animali inusuali come giraffa reticolata, struzzo somalo, orice beisa, kudu, zebra di Grevy (oltre ad elefanti, leoni, leopardi e gazzelle), palme dum e papiri, e etnografico, con alcune delle più singolari etnie del continente come turkana, samburu, rendille e gabbra. IL VIAGGIO. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" propone in Kenya un'inusuale spedizione di 16 giorni in fuoristrada che si spinge fino al lago Turkana, dopo aver toccato tutti i parchi e le riserve più significative (monte Kenya, Samburu, Marsabit, Maasai Mara, deserto di Chalbi e laghi Borino, Bogoria e Nakuru). Uniche partenze con voli di linea Klm da Milano e Roma: 11 luglio, 8 agosto e 5 settembre, pernottamenti in hotel e campi tendati preallestiti (con bagni e docce) con pensione completa, accompagnatore dall'Italia e guida locale di lingua inglese, quote da 3.380 euro più 380 dollari per l'ingresso ai parchi. Info: www.deserti-viaggilevi.it
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