Le sale di Palazzo Te ospitano la bellissima parte
introduttiva della mostra "La forza del bello". Marmi, bronzi, ceramiche sono
collocati nella fastosa cornice del capolavoro giuliesco e con questa si
confrontano in un mutuo, esaltante scambio di messaggi culturali e stimoli
emotivi. L'evento è eccezionale: il gioco degli accostamenti e dei contrasti
non si verificherebbe in altro contesto, né potrebbe avere luogo con
l'esposizione di materiale di bellezza e potenza inferiori nei medesimi
ambienti. Merito di Giulio Romano, che trasportò a Mantova, non solo in modo
figurato, un tesoro di cultura classica.
Seguendo i precetti di Raffaello, Giulio aveva assorbito la
grandezza e la ricchezza dell'arte antica ed ebbe poi sempre come fonte
privilegiata, inesausta e fluente, la figurazione classica. La passione per
l'antico ne fece anche un collezionista: possedeva monete, gemme incise,
cammei, sculture magnifiche. Quando le "antiqualie" di Giulio giunsero a
Mantova, l'entusiasmo di Federico Gonzaga, destinatario del dono, fu grande: in
quel frangente il marchese concesse cariche, titoli onorifici e rendite
all'artista prediletto. L'evento, anziché placare, sembrò acuire la sete di
opere d'arte del signore, che sognava un palazzo Te popolato da statue
classiche. In tale clima culturale, Giulio si permise le più ampie e
virtuosistiche divagazioni, ora esibendo copiose citazioni dal repertorio
classico, ora calandosi nel ruolo di un antico maestro, col proporre nuove
invenzioni squisitamente intonate ai modelli studiati a Roma.
L'esposizione di tante meraviglie greche, romane,
rinascimentali è quindi esaltazione della "forza del bello" che
connota la storia artistica dell'Occidente europeo, ma è al contempo omaggio a
Giulio e Federico, nella sede in cui il loro animo più si è manifestato nella
colta rivisitazione dell'antico ideale di bellezza.
L'esposizione, si propone di illustrare narrativamente, con
una scelta di oltre cento opere di straordinario impatto visivo, provenienti da
tutto il mondo ed esposte per la prima volta contemporaneamente nelle Sale di
Palazzo Te e nelle Fruttiere, la storia della presenza dell'arte greca sul
territorio italiano, di centrale importanza nella millenaria vicenda di
contatti e scambi che forma la trama delle culture artistiche del Mediterraneo.
Info:
IAT Mantova
Tel. 0376.432432
info@turismo.mantova.it
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