Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Cliccare uguale viaggiare. È 'l'equazione' che emerge dalle recenti ricerche che analizzano l'evoluzione del Travel 2.0, ovvero il turismo elettronico sul web interattivo di seconda generazione. Un ruolo polivalente, quello della Rete: non solo è per i nuovi viaggiatori quello che il Baedeker era per i pionieri del turismo nell'Ottocento (cioè la fonte più fidata di informazioni provenienti da chi ha già viaggiato), ma è anche un po' agenzia di viaggi, un po' Tour Operator, catena alberghiera o compagnia aerea. Tutti gli attori della catena del valore del turismo stanno traendo vantaggi dalla crescita dell'e-travel, inclusa l'intermediazione. E, proprio come ai tempi del Grand Tour dei primi viaggiatori, l'Italia risulta una delle destinazioni favorite dalla crescita del Travel 2.0. Il Rapporto e-Tourism 2008, curato da Rodolfo Baggio e Magda Antonioli Corigliano del MET - Master in Economia del Turismo dell'Università Bocconi, ha analizzato oltre 8.300 transazioni reali, confermando che l'Italia è tra le destinazioni più 'cliccate'. Tra i Paesi che generano transazioni online per il 'prodotto Italia', ai primi 5 posti troviamo USA (38,7%), Francia (10,7%), Belgio (10,5%), UK (9,8%) e Italia (7,9%). Tra le motivazioni di viaggio degli acquirenti online, dopo must come l'arte (70%) e, a diverse lunghezze di distacco, la natura (10%), troviamo motivazioni di viaggio come il trekking (10%), il golf (6%) e le Spa (4%), che evidenziano il trend crescente verso tipologie di turismo tematico sempre più diversificate. Il Rapporto nota che, per i loro acquisti turistici online, gli italiani si rivolgono tanto agli operatori quanto all'intermediazione. Poiché meno di un terzo (il 30%) dei siti di e-tourism più utilizzati ha sede legale in Italia e considerato che i calcoli sono normalmente basati sui soli operatori online italiani, come sottolinea il Rapporto, il mercato reale italiano dell'e-tourism è almeno tre volte superiore rispetto alle stime abituali. Ancora enormi, dunque, i margini di crescita per operatori e intermediari del Bel Paese. La ragione del boom del turismo online ha un nome: Travel 2.0. In tutto il mondo, l'e-travel sta ormai migrando in modo massiccio al web di seconda generazione: un'esperienza online dove i contenuti sono generati in gran parte dagli utenti, oltre che dagli Operatori. Immagini, video, racconti delle proprie esperienze di viaggio, recensioni di strutture, attrazioni turistiche e destinazioni: sono solo alcuni esempi dei contributi che il Viaggiatore può "caricare" in Rete. Diventando componente attivo nella catena del valore del prodotto turistico. «Il Travel 2.0 è ormai riconosciuto come efficace strumento che completa e potenzia i canali tradizionali nel far incontrare domanda e offerta - commenta Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di Fiera Milano Expocts, organizzatore di Bit .- È una grande opportunità per il nostro Paese e per gli Operatori che Bit, come manifestazione di riferimento per il settore, ha il dovere di aiutare a cogliere». «Già a fine '900 chiunque poteva pubblicare in rete - spiega Roberto Peretta, docente di Comunicazione Digitale per il Turismo all'Università di Bergamo - Ma ora in rete si sono massificati data base, multimedialità e interazione automatica. È più facile per chiunque condividere immagini, video e giudizi. È uno spostamento del principio di credibilità: adesso i turisti, anziché fidarsi di dépliant, guide o enti turistici, vanno a leggere che cosa altri turisti pensano, hanno fotografato o filmato». Un percorso che Bit ha intrapreso da tempo e che ha condotto nel 2008 alla nascita di Bit Channel (www.bit-channel.it). Accolto immediatamente da un grande riscontro del pubblico dei Vaggiatori, Bit Channel è diventata rapidamente una delle più rappresentative community italiane per i video turistici, che coinvolge sia gli operatori sia i viaggiatori in un ambiente interattivo e coinvolgente.
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