Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
L'Aquila e il suo territorio più volte sono stati colpiti dalla forza distruttrice del sisma. La mostra "L'Aquila bella mai non po' perire" vuole essere un segno ed un auspicio di rinascita per questo territorio così terribilmente ferito ma anche un'occasione per conoscere una regione poco nota e le sue ricchezze. Attraverso quattro sezioni, la mostra presenta circa 80 opere tra olii, tempere, sculture in legno, in pietra, in terracotta, documenti antichi, mappe, fotografie, pannelli, filmati, che testimoniano il percorso dell'arte aquilana, le sue peculiarità, i capolavori che sono rimasti intatti all'indomani del terremoto e alcuni esempi di opere d'arte che saranno restaurati "in diretta" sotto gli occhi del visitatore. La I sezione della mostra è dedicata alla storia della città e del suo territorio, illustrata da opere d'arte, da documenti, da manoscritti e dalle opere a stampa di un'illustre tradizione editoriale e storiografica. La II sezione presenterà le opere recuperate nella loro integrità dal Museo Nazionale d'Abruzzo, dalle chiese e dalle collezioni locali: capolavori che coprono un arco cronologico che va dalla fondazione della città (XIII sec) alla fine dell'Ottocento, e che spaziano fra le diverse tecniche e tipologie (tempere su tavola, olii su tela, sculture lignee, in pietra e in terracotta, affreschi), significative sia per l'alto valore storico-artistico sia sotto il profilo devozionale. Non mancarono a L'Aquila le presenze straniere, documentate in questa sezione da Carl Ruther di Danzica che all'Aquila si fece monaco celestino (1672) e lavorò per la Basilica di Collemaggio. La terza sezione consentirà ai visitatori di apprezzare l'eccellenza, riconosciuta in tutto il mondo, degli istituti italiani di restauro (l'Iscr di Roma e l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze). La IV sezione illustrerà i 45 monumenti de L'Aquila e del suo territorio inseriti dal Governo nella cosiddetta "lista di nozze" coll'auspicio che gli Stati e le fondazioni vogliano "adottarli". L'elenco dei monumenti da salvare è stato stilato sulla base di diversi criteri: l'entità del danno; la rilevanza storico-architettonica e religiosa; il valore civico del monumento colpito. Il percorso della mostra sarà accompagnato dall'ascolto di musiche originali aquilane eseguite con strumenti d'epoca. La mostra è curata e organizzata da Alessandro Nicosia, Presidente di Comunicare Organizzando.
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