A Sauris rivive anche quest'anno "Voshankh", l'usanza del
carnevale con le caratteristiche maschere in legno e la coinvolgente
passeggiata notturna alla luce delle lanterne. Il Carnevale saurano è uno dei
più antichi dell'arco alpino, specchio dei particolari riti e costumi di questa
sperduta e suggestiva vallata della Carnia. Protagonisti della festa sono
alcune figure tradizionali: il "Rölar" e il "Kheirar". Il Rölar è una figura
magica e demoniaca armata di una scopa che avverte la gente che si prepari per
la mascherata. Il suo nome deriva dai "rolelan", i campanelli che porta legati
attorno alla vita e agita in continuazione. La sua faccia e le sue mani sono
annerite dalla fuliggine; indossa abiti rozzi ed ha la testa fasciata con un
fazzoletto a frange. Con lui c'è il Kheirar, il re delle maschere che orchestra
lo svolgimento della festa: il volto celato da una maschera di legno, ha vesti
lacere e una scopa in mano, che usa per battere alle porte delle abitazioni in
cui vuole entrare. Dopo aver spazzato il pavimento, introduce a turno coppie di
maschere che intrecciano antiche danze al suono della fisarmonica. Le due
figure percorrono le vie di Sauris e delle sue frazioni, accompagnate da un
corteo di maschere, che possono essere brutte (Schentena schembln) o belle
(Scheana schembln): l'importante è che chi vi partecipa sia irriconoscibile e
quindi abbia il volto coperto.
Le maschere che coprono il volto sono rigorosamente di
legno: chi non è di Sauris, e quindi non ne possiede una antica, ne può
acquistare bellissime copie, realizzate da abili artigiani sul modello di
quelle conservate nel Museo di Arti e tradizioni Popolari di Tolmezzo, una
tappa da non perdere per chi vuole conoscere da vicino usi e tradizioni della
Carnia.
Inizia poi la Notte delle lanterne: il corteo, partendo da
Sauris di Sopra al lume delle lanterne, si inoltra passeggiando nel bosco per
seguire un suggestivo percorso notturno alla volta di un grande falò
propiziatorio innalzato in una radura. Sulla via del ritorno maschere e musici
si fermano negli stavoli, le caratteristiche baite di pietra e legno della
vallata, per riscaldarsi con vin brulè e rifocillarsi con i piatti della
gastronomia locale, ad iniziare dall'ottimo prosciutto.
Il pacchetto 'Carnevale di sauris', valido dal 1 al 3
febbraio 2008, prevede un soggiorno due notti (trattamento relativo alla
struttura scelta); servizio bus-navetta gratuito; un coupon per cenare presso
il tendone riscaldato, con le maschere. Quote: da 72 a 113 euro a persona.
Info e prenotazioni:
Carnia Welcome
Tel. 0433.929411
info@carniawelcome.it
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