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Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità.
Melody Aurora Sara
(9 anni)



 
 

 

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Pubblicato il: 16/08/2010

Dalle colline alla Costa Ionica

Italia - Basilicata

In Basilicata solo 20 chilometri separano la collina (circa 600 m di altitudine) dal mare incantevole con acque limpidissime e spiaggia con sabbia i cui riflessi sembrano pagliuzze di oro. Vedere l'alba infuocata che nelle calde giornate d'estate sorge dal mare è uno spettacolo. Dalla costa ionica si può, a pochi minuti di macchina, inerpicandosi sulla strada che dalla spiaggia di Nova Siri Marina, con i suoi lidi e il mare cristallino, porta a Nova Siri centro, e girando per il centro storico di Nova Siri, che nel medioevo fu feudo di numerosi nobili, ai quali si deve l'edificazione del castello, da non perdere la villa romana di Ciglio dei Vagni. Il viaggio continua fino a Rotondella (che si sviluppa con una particolare architettura a spirale dalla base alla cima), terra delle albicocche (famosa la sagra dedicata a questo dolce frutto) e balcone sullo Ionio.

A circa 20 minuti di strada si arriva a Valsinni, antichissimo insediamento del XII e XIII sec a.C. fondato da Epeo, costruttore del cavallo di Troia. Situato nella valle del fiume Sinni fu feudo di numerosi nobili tra cui i Morra, e qui ebbe i natali la poetessa Isabella Morra. In cima al paese, troneggia il castello di Isabella Morra, è durante l'estate di Isabella, si rievoca la vita e le tradizioni popolari, si cena per le stradine del centro storico, con menestrelli che allietano la serata.

Continuando il viaggio, si arriva a San Giorgio Lucano, fondato nel 1607 dal marchese Pignatelli, porta d'accesso al Parco del Pollino ricco di interessi geologici. Si sale poi a Colobraro, che gode di un'invidiabile posizione panoramica sulla valle del Sinni, e sui dorati giardini di Tursi, formatosi come casale agricolo nell'alto medioevo. Interessante la chiesa di San Nicola del XII secolo con ampie finestre ogivali, altra visita importante la Cappella di S. Maria La Neve. Si riprende il viaggio da Tursi, ove troneggia in alto il castello edificato dai Visigoti nel V sec d.C. Fu successivamente abitata dagli arabi Saraceni, i quali lo denominarono "Rabatana" lasciando profonde tracce nel dialetto e nell'architettura. Merita una visita al santuario di Anglona, gioiello dell'arte e dell'architettura lucana.

Dopo un pernottamento (in albergo o agriturismo), si sale a Montalbano Ionico. Si arriva attraverso un arco sormontato da un orologio, nella "terra vecchia" dominata dalla chiesa Madre del '500, intitolata a S. Maria dell'Episcopio e affacciata sui calanchi. Vi sono alcuni palazzi del '700, fra cui il Palazzo Principe e Palazzo Manzi, dove sostò re Carlo II di Borbone durante il suo viaggio in Sicilia, per la sua incoronazione. Scendendo si avvista Pisticci cittadina arroccata su una collina, l'origine della città risale all'età del ferro da visitare il castello di età Mormanna e la Chiesa Madre del Duecento, lungo la strada di ritorno ci si può fermare al castello di San Basilio A circa dieci minuti di strada si scorge la bella città di Bernalda, del XI secolo, l'imponente castello la cui costruzione si deve agli Aragonesi alla fine del '400. Nel 1930 il territorio si ampliò con l'acquisizione dell'area di Metaponto, che fu una delle più importanti colonie della Magna Grecia. Da visitare le Tavole Palatine il museo Archeologico Nazionale, il tempio di Apollo e di Hera realizzati nel 570 a.c.

Il viaggio prosegue fino a Scanzano Ionico, paese balneare (nato da una costola di Montalbano) con ampie spiagge di sabbia dorata. Nella parte vecchia si può ammirare il palazzaccio costruito nel XII secolo. Proseguendo, ci si ritrova nella città di Policoro, giovanissimo comune nato nel 1959 (ex frazione di Montalbano) e anticamente colonia della Magna Grecia con il nome di Heraclea, dall'eroe Ercole. Fiorente cittadina con il museo alle cui spalle e sorgono gli insediamenti archeologici in cui sono stati riportati alla luce il Tempio dedicato a Dionisio e il santuario di Demetra. Merita una menzione il castello baronale dell'XI secolo, oggi restaurato. 

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