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Pubblicato il: 06/09/2010 Prima vendemmia dell’Uva d’Oro dell’isola lagunare di Mazzorbo

VinoDivino: Tenuta Venissa - Venezia

Per la prima volta dopo secoli, nella tenuta Venissa dell'isola di Mazzorbo (posta a fianco di Mazzorbetto e Burano e di fronte a Torcello), prima vendemmia dei grappoli dell'Uva d'Oro, o Dorona, antico vitigno a bacca bianca della laguna. «Il Veneto si pone come prima Regione per produzione di vini e di vini a Denominazione d'Origine e Docg, dei quali quasi l'85 per cento sono ottenuti da uve autoctone - afferma Luca Zaia, presidente della Regione Veneto - e si pone per questo a rappresentare il territorio italiano nel mondo. Qui a Venissa abbiamo voluto vincere una sfida: riportare la produzione vinicola nell'Isola di Mazzorbo, dove era esistita per secoli per poi scomparire. I veneziani sapevano anche vivere bene, e chi vive bene non può abbandonare il vino». Il progetto. L'Uva d'Oro, o Dorona, è stato riscoperto e salvato dall'oblio, e forse dalla scomparsa, grazie all'impegno di Veneto Agricoltura, del Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano e di imprenditori privati che hanno voluto scommettere sul Vino di Venezia che risultava coltivato almeno fin dal XV secolo e che era andato quasi perduto nei tempi moderni. E' stato infatti ricreato un vigneto di quest'uva nell'ambito di un più vasto progetto di recupero e valorizzazione della tenuta, di proprietà del Comune di Venezia, proposto da imprenditori del settore dell'enologia e della nautica (Gianluca Bisol e Alberto Sonino), giudicato il più meritevole tra i 12 presentati in risposta ad una specifica richiesta e che coinvolge associazioni ed enti culturali e scientifici internazionali, tra i quali primeggia il Parco della Laguna. Nella tenuta sono stati tra l'altro ricreati: un centro di formazione, educazione e ricerca agroambientale, spazi ad orto, un ristorante a km 0 gestito dalla chef internazionale Paola Budel e un ostello. La vendemmia. Accanto al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, a vendemmiare anche il sindaco  di Venezia Giorgio Orsoni, il vignaiolo presidente della Biennale Paolo Baratta, i ragazzi con sindrome di down dell'Associazione Italiana Persone Down - Sezione della Marca Trevigiana, gli anziani di Burano e di Mazzorbo che coltivano con le verdure tipiche della laguna gli orti realizzati all'interno dell'area di Venissa e alcuni tra i maggiori produttori veneti di vino da uve autoctoni: Gianluca Bisol e Giorgio Cecchetto delle omonime aziende e Raffaele Boscaini per Masi Agricola. Le prime bottiglie. La vendemmia del 2010 sarà la prima con la quale l'uva raccolta verrà trasformata in vino non a scopo sperimentale. Grazie al coordinamento di Gianluca Bisol e al team agronomico - enologico di Desiderio Bisol e del winemaker Roberto Cipresso, Venissa sarà un grande vino bianco, ottenibile solo su prenotazione, che omaggia la storia e la cultura della Laguna di Venezia. Le prime bottiglie della prima vendemmia di quest'anno saranno pronte nel 2012.

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