Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Laboratori e Teatri del Gusto, Appuntamenti a Tavola
AgendaEventi: Salone del Gusto - Torino > 21/25 ottobre 2010
Il punto di forza del Salone del Gusto è l'attenzione all'aspetto didattico, alla degustazione e all'approfondimento. Basti pensare a Laboratori e Teatri del Gusto, quando produttori, esperti e grandi chef accompagnano il pubblico nell'esperienza sensoriale e di conoscenza, ed agli Appuntamenti a Tavola nei luoghi simbolo dell'enogastronomia piemontese, realizzati dal gotha della cucina mondiale.
Il programma 2010 è una sintesi matura tra l'edonismo e la presa di coscienza che caratterizzano la storia di Slow Food: degustazioni ricercate di altissima qualità, presenza di personaggi-mito, spazi dedicati alle comunità di Terra Madre e ai Presìdi, coerenza con i princìpi del buono, pulito e giusto.
Fuori dal Lingotto Fiere, dimore storiche, castelli e ville ospitano 24 appuntamenti con gli chef. Qualche nome su tutti: Alain Ducasse, gran maestro di Francia, Kylie Kwong del Billy Kwong a Sydney (Australia), Petter Nilsson de La Gazzetta a Parigi e Michel Bras del Bras a Laguiole (Francia), Shin Ichiro Takagi dello Zeniya a Kanazawa (Giappone), Alex Gares del Soneva Fushi a Kunfunadhoo Island (Maldive), Oriol Rovira del Rural Els Casals a Sagas in Catalogna (Spagna). Certo non mancano i grandi nomi italiani come Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Chicco Cerea, Gennaro Esposito, Davide Oldani, la famiglia Santini. E ancora, i migliori tra i "chiocciolati" delle Osterie d'Italia e gli aderenti all'Alleanza cuochi-Presìdi.
Grande spazio al vino nei Laboratori del Gusto. Tre degustazioni guidate da famosi sommelier: Luca Gardini del Cracco, Federico Graziani de Il luogo di Aimo e Nadia, Olivier Sinclair del Mugaritz, per sottolineare l'importanza delle carte dei vini nell'alta cucina. Agronomi, enologi e biologi, per leggere il vino attraverso i territori e i diversi stili in vigna e in cantina. I vignerons d'Europe che spiegano il senso del limite e il concetto di autenticità commentandone il risultato nel bicchiere. Non mancano le verticali classiche, le escursioni in territori lontani e poco esplorati, dalla Nuova Zelanda all'Istria, i connubi collaudati, espressione di un terroir, come il formaggio Comté e i vini dello Jura.
Otto momenti dedicati alle comunità del cibo e altrettanti ai Presìdi internazionali (dal suino basco euskal txerria al vino in anfora della Georgia) e 19 agli italiani.
Novità. Tra le novità troviamo quattro appuntamenti di alto livello sui cocktail, condotti dai migliori bartender mondiali, e tre laboratori intitolati "Nutrire la città": come trovare il meglio del cibo buono, pulito e giusto a Milano, a Berlino e a Parigi, assaggiandolo a Torino. Quattordici appuntamenti esclusivi sono riservati ai soci Slow Food: tra tutti, l'incontro con Aubert de Villaine, gestore di Romanée Conti, il più grande rosso di Borgogna e forse del mondo. Infine, l'idea più originale di quest'anno, la Cena degli avanzi. Se una delle parole d'ordine di Slow Food negli ultimi tempi è "lotta allo spreco", e il Salone del Gusto ha come fil rouge il tema del riciclo, ecco un segnale forte anche a tavola. Un gruppo di cuochi, dal ristorante stellato all'osteria chiocciolata, quando le porte dell'edizione 2010 si chiuderanno, lunedì 25 ottobre, eserciterà fantasia e tecnica utilizzando come materia prima quanto avanzato dalle cucine del Teatro, dei Laboratori, e prodotti dei Presìdi italiani e internazionali, o dei Mercati della Terra, che non possono essere conservati o rispediti in patria. Una vera e propria festa, informale e giocosa, firmata da una squadra disposta a giocare con l'estemporaneo. L'aperitivo è a cura di Davide Scabin (Combal.Zero, Rivoli) reduce da cinque giorni nella Sala Slow Wine, i piatti (a tiratura limitata e in ordine sparso) di chef come Alexandre Gauthier (La Grenouillère, Montreuil-sur-Mer), Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba), Luigi Taglienti (Antiche Contrade, Cuneo) Michele Buri (Porcorosso, Torino), Wam Kat (cuoco attivista di Greenpeace), Masayuki Okuda (Al-Chè-Cciano, Giappone) e altri ancora...
La realizzazione degli eventi in programma è resa possibile dall'estesa rete internazionale di Slow Food (presente in 130 Paesi) strettamente connessa a quella di Terra Madre, diffusa in modo ancora più capillare nel mondo della produzione, in collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e con l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche.
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