Per ascoltare, con il cuore e con l'anima, il variegato
racconto del popolo che esplora le viscere della terra in ogni angolo
del
pianeta, fino al 1 novembre si deve soggiornare a Casola Valsenio
(provincia di
Ravenna) e seguire l'incontro internazionale di speleologia "Geografi
del vuoto
Casola2010". Fittissimo il programma con convegni, mostre, animazioni,
laboratori, percorsi junior, narrazioni, cortometraggi, eventi
speciali e concorsi. Un grande appuntamento che ha richiamato nella
cittadina romagnola
più di duemila speleologi da tutto il mondo in rappresentanza di oltre
20 Paesi (soprattutto europei, ma c'è anche chi viene dall'Argentina).
Tanto da far meritare a Casola Valsenio il titolo di "'Speleopolis -
Città
Amica degli Speleologi" (con tanto di cartello già affisso alle porte
del
paese).
Il meeting dedicato al mondo ipogeo prevede momenti
riservati agli iscritti e alcuni aperti a tutti. Il tema su cui ruota
l'incontro internazionale è affrontato nel convegno "Geografi del
vuoto.
Rappresentazioni del mondo sotterraneo", interamente dedicato ai modi
delle rappresentazioni dei
mondi sotterranei tenendo conto che, nell'immaginario collettivo, lo
speleologo percorre spazi bui, sconosciuti, lontani e scollegati dal
quotidiano del mondo esterno, un limbo del quale poco si conosce,
eppure sul quale c'è ancora tanto da dire e soprattutto da scoprire.
Tra gli appuntamenti a ingresso libero da segnalare l'incontro
inaugurale intitolato "Dalle Alpi alla Vena del gesso romagnola. Uno
sguardo
comparativo tra storia, cultura e identità" e il convegno "Parchi
carsici e
speleologia. Esplorazione, valorizzazione e tutela degli ambienti
ipogei" durante il quale si è
parlato anche del rapporto uomo-montagna-ambiente. Il convegno "Parchi
carsici e speleologia. Esplorazione,
valorizzazione e tutela degli ambienti ipogei" ha invece affrontato il
delicato
equilibrio che intercorre tra esplorazione, frequentazione necessaria e
rigore
della tutela.
Aperte a tutti (in un paese che è stato pacificamente invaso non solo
dagli speleologi e dalle loro famiglie) le "Esposizioni" che tra mostre
fotografiche, installazioni, lavori a tema prodotti dalle scuole (Istituto G.
Pascoli Riolo Terme e Casola Valsenio) e incontri raccontano il "mondo del
buio". Quest'anno in programma ben 18 mostre, un vero record per il meeting
speleologico casolano. I temi trattati vannodall'esplorazione alla tutela,
dai resoconti storici alle indagini scientifiche in ambiente ipogeo. In particolare da segnalare "Earth's open heart" una mostra
fotografica con installazioni 3D A cura del Team La Salle, "Il sistema Carsico
Stella-Basino" esposizione a cura della Federazione Speleologica Regionale
dell'Emilia Romagna, e la mostra/scambio dell'adesivo speleologico a cura del
Centro Altamurano Ricerche Speleologiche.
L'esposizione dedicata al complesso carsico Stella-Basino,
che si apre nella Vena del Gesso Romagnola, racconta invece il progetto
pluriennale multidisciplinare, promosso dalla Federazione Speleologica
Regionale dell'Emilia Romagna (FSRER) con il contributo del Servizio Geologico
Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna e del Parco Regionale della
Vena del Gesso romagnola. Sono stati realizzati studi e indagini che hanno
affrontato, in maniera sistematica e approfondita, i tanti motivi di interesse
di un ambiente carsico gessoso tra i più estesi e importanti dell'intero
continente.
In programma anche "EuroSpeleo Image'In Film Festival", concorso europeo
del cortometraggio cross mediale a tema speleologico, la rassegna
cinematografica, le narrazioni in presa diretta, quattro laboratori e cinque
percorsi junior dedicati a bambini e ragazzi, le serate d'animazione, l'accesso
agli stand, 14 visite guidate e un giocoso tributo al vino con "Profondamente
Eroico 2010".
"Cera una volta il Cin" è la serata dedicata a Francesco Dal Cin, figura
carismatica della speleologia italiana e del soccorso speleologico scomparso
alcuni anni fa, tocca da vicino il cuore di molti speleologi. Dal Cin si
divideva tra due grandi passioni, la speleologia e il rugby. A lui si è
ispirato Marco Paolini, in "Aprile 1974 e '5". Per ricordare "Il Cin" vi sarà
la proiezione del film "Mani come badili" che ritrae questa straordinaria
figura.
Info: www.casola2010.it
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