Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Melfi: “Il Vulture ed il Sacro: segni e forme della pietà popolare”
> Italia – Basilicata – Provincia di Potenza > Fino al 21 giugno 2008
Prosegue fino al 21 giugno 2008, nelle scuderie seicentesche del Castello di Melfi la mostra "Il Vulture ed il Sacro: segni e forme della pietà popolare", esposizione storico-culturale di materiali relativi alla devozione popolare e di immagini fotografiche, che documentano il rapporto del territorio con il tema del sacro, nelle sue varie forme. Del resto, la storia del Vulture è stata interessata da continui scambi fra cultura laica e religiosa. L'approfondimento riguarda i cento anni che si situano a cavallo tra Ottocento e Novecento, dalle vicende che precedettero l'Unità d'Italia, sino agli anni della Seconda guerra mondiale: periodo nel quale la religiosità ha costituito uno degli aspetti prioritari dell'identità del Vulture, diventando un elemento unificante della sua gente. Curata da Civita (Roma) e dall'Albero di Minerva (Melfi), la mostra è un percorso al confine fra l'arte sacra e l'antropologia, la storia e la documentazione etnografica, la religione e le pratiche scaramantiche di un territorio in cui la Fede non è stata vissuta solo a livello personale, ma ha costituito un elemento fondamentale delle pratiche sociali. L'esposizione si articola in due sezioni, integrandosi perfettamente nello spazio architettonico che l'accoglie. Da un lato, 12 nicchie ospiteranno altrettanti manufatti di artigianato locale che esprimono le forme prese dalla religiosità popolare. Di fronte a queste, la mostra prosegue con tre sezioni distinte di materiale documentario dedicate rispettivamente a "La terra", "La fede" e "I cristiani" (quindi la gente), fili conduttori attraverso i quali rileggere, come in un album dei ricordi, la vita di una regione così poco conosciuta. Gli oggetti esposti, di profondo interesse, comprendono statue dei Santi patroni, manichini della Vergine dolorosa perfettamente abbigliati, strumenti processionali e altri manufatti tuttora oggetto della venerazione popolare, creati da artigiani locali che hanno saputo impreziosire materiali poveri. Accanto immagini, quadri e fotografie d'epoca. Info: Tel. 06.69203211 - 0972.250536
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