Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Nel Carnevale (la cui sfilata conclusiva in genere si sovrappone all'anniversario dell'indipendenza nazionale), il popolo dominicano si riconosce e ribadisce le sue origini, le sue tradizioni più autentiche e la sua unità. Quindi febbraio è il mese più adatto per conoscere lo spirito più vero di questo Paese e del suo popolo. Il Carnevale viene festeggiato ogni domenica del mese nelle principali città, da La Vega a Santo Domingo, da Bonao a San Cristóbal passando per Barahona e Samaná. Quest'anno la sfilata nazionale del carnevale si terrà domenica 6 marzo lungo il lungomare di Santo Domingo dove sfileranno i vincitori selezionati nei diversi distretti (tutte le domeniche di febbraio sfilate a La Vega, Bonao y Santo Domingo; il 27 febbraio a Santiago, Salcedo e Cotuì).
Le origini del Carnevale dominicano sono molto antiche: sembra che la prima edizione risalga addirittura al 1520 e si tratterebbe, quindi, del più antico di tutto il Nuovo Mondo. Come ogni Carnevale che si rispetti, ha tratti comuni a tutte le altre manifestazioni simili e caratterizzazioni tipiche: oltre alle consuete sfilate e alle danze, che in Repubblica Dominicana non mancano mai, caratteristiche del carnevale dominicano sono le maschere del diablo cojuelo e del Robalagallina.
Il diablo cojuelo (il diavolo zoppo) si aggira per le strade con la sua vejiga (una vescica di mucca gonfiata e legata ad una cordicella) con cui colpisce senza pietà i passanti. La sua maschera dalle lunghe corna, a metà tra lo spaventoso e il burlesco, è una chiara eco della lontana tradizione medievale che rappresentava il Maligno in maniera grottesca per esorcizzarne la paura.
Quella del Robalagallina è invece un'origine più recente, databile attorno ai primi decenni dell'Ottocento. Nata a La Vega da un fatto che ha un po' il sapore della leggenda: un soldato, per essere punito dall'aver rubato una gallina, venne coperto di piume e picchiato simbolicamente. Questa maschera, nel tempo, è diventata un travestimento sempre più elaborato che però ha mantenuto il suo spirito giocoso, tanto che è seguito per strada da gruppi di ragazzini che vanno gridando: "Roba la gallina! Palo con el!" ("Ruba la gallina! Picchialo!"). Anche per questo, il carnevale dominicano più famoso è senza dubbio quello di La Vega, una manifestazione così importante per partecipazione e indotto economico da essere stato proclamato patrimonio folklórico nacional dal Parlamento Dominicano.
Sono ben 13 i Carnevali ufficiali, ciascuno con le sue caratteristiche. Adulti e bambini si lasciano coinvolgere e trascinare in questo turbine di eventi in cui arte, cultura, religione e tradizioni popolari si mescolano creando un'atmosfera assolutamente unica in cui ogni dominicano riconosce le proprie origini e ritrova il senso di appartenenza al suo popolo. La sfilata conclusiva del Carnevale a Santo Domingo, e a cui partecipano tutte le città dei Carnevali ufficiali, coincide generalmente (non quest'anno) con la domenica scelta per la celebrazione dell'indipendenza nazionale, ottenuta il 27 febbraio 1863.
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