Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Nuova Dop prodotta, trasformata e lavorata in provincia di Belluno
TavoleItaliane: Miele delle Dolomiti Bellunesi
Il Veneto dei primati nell'agroalimentare di qualità ha ufficialmente conquistato la 17esima Denominazione d'Origine Protetta: "Miele delle Dolomiti Bellunesi Dop" (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L66 di sabato 12 marzo 2011 il Regolamento di esecuzione UE n. 241 dell'11 marzo relativo alla registrazione della nuova denominazione). «Il primato veneto, nazionale ed europeo, in fatto di denominazioni si consolida ulteriormente (con questa nuova Dop la tipicità e qualità del Veneto si presenta oggi con 17 Dop, 18 Igp, 27 Doc di Vini e 11 vini a Docg, oltre a sette Indicazioni Geografiche Tipiche, n.d.r.). La posizione di eccellenza è completata da 367 prodotti tradizionali.-ha commentato l'assessore all'Agricoltura della Regione Veneto, Franco Manzato- a riprova della volontà degli imprenditori e del sistema agricolo e agroalimentare di perseguire il miglioramento del reddito e il riposizionamento sul mercato valorizzando la tipicità e il territorio».
Il "Miele delle Dolomiti Bellunesi" Dop è prodotto, a partire dal nettare dei fiori del territorio montano bellunese, dall'ecotipo locale di "Apis mellifera" che deriva da incroci naturali tra diverse razze apistiche e che si è particolarmente adattata nel corso del tempo alle caratteristiche dell'ambiente montano alpino bellunese e permette di ottenere buone rese di miele. In funzione delle differenti specie botaniche che fioriscono durante il periodo di produzione, il "Miele delle Dolomiti Bellunesi Dop" comprende le seguenti tipologie: Millefiori, di Acacia, di Tiglio, di Castagno, di Rododendro e di Tarassaco.
Le caratteristiche delle singole varietà. Millefiori (o multiflora): colore dal giallo chiaro all'ambrato, sapore dolciastro, morbido con spiccata tendenza alla cristallizzazione. Acacia (o Robinia): colore chiaro, ambrato, trasparente, sapore delicato e molto dolce, con profumo che ricorda i fiori di robinia, tipicamente liquido. Tiglio: colore variabile dal giallo al verdolino, sapore con leggero retrogusto amaro, odore fresco, balsamico, aspetto pastoso con cristallizzazione ritardata. Castagno: colore bruno scuro, sapore poco dolce, amarognolo, tannico, odore pungente e aromatico, tendenzialmente liquido. Rododendro: da quasi incolore fino al bianco o beige chiaro dopo la cristallizzazione, sapore delicato, odore vegetale e fruttato, aspetto liquido e poi pastoso a granulazione fine. Tarassaco: miele con riflessi gialli, poco o normalmente dolce, solitamente acido, leggermente amaro, astringente.
Produzione e lavorazione. Il "Miele delle Dolomiti Bellunesi" viene prodotto, trasformato e lavorato esclusivamente nel territorio della Provincia di Belluno. Per il confezionamento del "Miele delle Dolomiti Bellunesi" Dop devono essere utilizzati contenitori di vetro da 250, da 500 o da 1.000 grammi, chiusi con tappo metallico e sigillati con l'etichetta. E' inoltre consentito confezionare il miele in formato monodose, utilizzando piccoli contenitori in vetro, bustine, vaschette o altro contenitore in materiale idoneo. E' possibile inserire in etichetta l'indicazione aggiuntiva "prodotto della montagna". Le confezioni devono riportare il logo della Dop, contraddistinto dalla riproduzione delle Tre Cime di Lavaredo.
In tavola. Da sempre il miele delle Dolomiti Bellunesi è utilizzato anche in molti piatti tipici, come ingrediente per dolci e pani caratteristici cadorini ed ampezzani (del Cadore e dell'Ampezzo) nonché nel tipico liquore di miele e in abbinamento con i formaggi locali. Il prodotto è oggi molto ricercato dai consumatori, specialmente dai turisti che, riconoscendo le peculiarità che lo caratterizzano, lo acquistano nei periodi di ferie per il consumo di tutto l'anno, diffondendolo in tutte le regioni italiane.
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