Circa 50 eventi, quattro giorni di conferenze, lezioni,
mostre, spettacoli e incontri con grandi esperti italiani e
internazionali, protagonisti del dibattito sul futuro delle città. Nasce a
Ferrara il "Città Territorio Festival" un evento unico e innovativo in cui, per
la prima volta, il tema della città sarà oggetto di un'appassionata riflessione
pubblica da parte di esperti di discipline eterogenee: dagli architetti agli
storici, dagli urbanisti agli economisti, dai geografi agli studiosi di
estetica, dai sociologi agli antropologi, dai geologi agli agronomi, fino agli
scrittori e ai poeti. Non il solito vecchio convegno, ma una grande occasione
di incontro in cui i protagonisti a livello mondiale, ma anche giovani e
personalità emergenti, getteranno uno sguardo inedito sulla realtà urbana del
terzo millennio.
«L'iniziativa - ha dichiarato Gaetano Sateriale, sindaco
della città di Ferrara, avrà valenza triennale, con l'ambizione di divenire un
evento rappresentativo in ambito culturale non solo per la città, ma anche a
livello nazionale». Sateriale ha parlato di un festival non solo per gli
addetti ai lavori, ma aperto alla città e alla partecipazione cittadina e ha
elencato i vari soggetti istituzionali che saranno coinvolti dalla Conferenza
delle Regioni all'Anci, dalle Città dell'Unesco all'Agenzia nazionale del
Demanio, fino alla conferenza dei rettori delle Università italiane.
Nel corso del Festival si parlerà di urbanesimo nel
mondo, della città diffusa, del consumo del suolo, della mobilità, ma anche
degli aspetti psicologici del vivere la città, con esempi di progettazioni di
grandi architetti ed urbanisti europei.
Promosso da Comune di Ferrara, Regione Emilia-Romagna,
Università di Ferrara, Università Iuav di Venezia e organizzato da Laterza
Agorà e Ferrara Fiere, il Festival durerà tre giorni, da venerdì a domenica,
con inaugurazione il giovedì pomeriggio. Tema di questa prima edizione: "Centro
e periferia", un tema che sintetizza la problematicità dell'identità della
città contemporanea. Infatti, mentre a livello mondiale l'urbanesimo si avvia a
diventare, o è già diventato, la modalità prevalente di organizzazione della
collettività, la città come siamo stati abituati a concepirla, cambia forma.
L'idea è quella di articolare il Festival in diverse sezioni
che rendano più facilmente individuabili gli approcci e la tipologia degli
incontri che si terranno durante tutta la manifestazione. Nella sezione "Orizzonti"
si affronteranno le questioni della trasformazione delle città in Italia e nel
mondo, del paesaggio e della sua tutela; in quella "Mappe" si metterà
a punto una specie di glossario d'autore di alcune parole-chiave; in
"Presa diretta" si raccoglieranno testimonianze dal vivo di
esperienze in luoghi e in città.
Ad aprire giovedì il Festival sarà Richard Burdett, tra
i massimi e più prestigiosi esperti di urbanistica, basti pensare che è stato
consulente per la pianificazione del sindaco di Londra Ken Livingstone e che
curerà i progetti per le Olimpiadi che si terranno nella capitale inglese nel
2012. Chiuderà il festival Joseph Rykwert, uno dei più grandi storici
dell'architettura a livello mondiale, che terrà una lectio sul tema "L'utopia
della città. Leon Battista Alberti e Biagio Rossetti".
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