Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Dal 24 al 28 giugno "Jerbas e tradisions" attira ogni anno nella carnica Cercivento, in Friuli Venezia Giulia, numerosi appassionati di buona tavola, folclore e storia popolare di montagna. Un'occasione per approfondire, in corrispondenza del periodo in cui ricorre la natività di San Giovanni Battista, la conoscenza delle erbe spontanee e delle più schiette usanze legate al solstizio estivo. La kermesse prenderà il via martedì 24 giugno quando, nel piazzale della chiesa (ore 15) ci sarà il ritrovo per la raccolta dei fiori che comporranno il Mazzo di San Giovanni. Nelle varie giornate ci saranno anche incontri culturali e mostre su streghe, erbe e leggende dei boschi, visite guidate alle tante case storiche del paese e momenti di degustazione gastronomica. Alla pieve di San Martino si svolgerà la solenne cerimonia per la benedizione dei vari mazzi floreali 'accarezzati dalla benefica rugiada della notte del Battista'. Fra le tante attrattive anche il "lancio das cidulas", un'antica consuetudine di origine celtica. Gran finale domenica 28 giugno con il variopinto e allegro mercato agroalimentare di prodotti tipici (dalle 10 di fronte alla chiesa) e i vari chioschi enogastronomici forniti di menu alle erbe. La Farie di Checo, la celebre e bellissima fucina e bottega artigianale del '400, rimasta sostanzialmente intatta e adibita a museo, offre la possibilità di visite guidate (previa prenotazione ai numeri 0433.778407 o 0433.778768). TRADIZIONI. Momenti importanti di "Jerbas e tradisions" sono gli appuntamenti con il mazzo di San Giovanni (Mac di San Giuan) e il famoso "lancio das cidulas". Anticamente i giorni del solstizio estivo, poi concomitanti con la notte di San Giovanni (24 giugno), erano visti, tra sacro e profano, come qualcosa di magico, misterioso e soprannaturale. L'usanza continua e il mazzolino dedicato al santo viene ancor oggi confezionato con fiori, erbe medicinali e terapeutiche. Bagnato dalla benefica rugiada della notte, sarà poi benedetto. Essiccato serve, bruciato poco per volta durante l'anno, a scacciare dalle case, disgrazie, cattivi spiriti e brutto tempo. Il fumo sprigionato è ritenuto 'magico'. Per quanto riguarda 'las cidulas', rotelle di abete infuocate, i giovani del paese fanno rivivere l'arcaico e ancestrale rito del loro lancio accompagnandosi con filastrocche beneauguranti (recitate ad alta voce) in onore degli innamorati del luogo. Preparati per tempo, i dischetti vengono arroventati e tirati nel vuoto della notte. Le traiettorie luminose, veloci e imprevedibili, si perdono nel buio e con esse i significati più profondi di un rito ultramillenario. Info: www.carnia.it
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