Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
> Italia – Trentino Alto Adige – provincia di Trento
Una spettacolare forra, caratterizzata da stretti passaggi e
pareti verticali. Scenari sorprendenti, un tempo poco accessibili, che ora sono
alla portata di tutti grazie a un facile percorso attrezzato. I motivi per
regalarsi una giornata, o più semplicemente qualche ora di svago nel Parco
fluviale del Novella, in Val di Non, sono numerosi. Dalla piazza di Dambel
(muniti di apposito caschetto fornito dagli addetti del Parco) si raggiungono i
Mulini di Cloz. Quindi si accede alla valle modellata dal torrente Novella
nella scaglia rossa, roccia sedimentaria molto friabile dal caratteristico
color mattone. Immersi nel verde di una nutrita varietà di piante ci si potrà
imbattere in un airone cinerino, in un germano reale o in altre specie rare, e
scorgere animali come cervi, camosci, scoiattoli, ghiri e scoiattoli. E se non
sarà l'occhio a cogliere i movimenti della fauna, sarà l'orecchio a percepirne
i suoni. Il cinguettìo degli uccelli ci accompagnerà fino al punto panoramico:
è tempo di una piccola sosta, prima di costeggiare le coltivazione di mele al
limitare del bosco ed arrivare così all'imbocco della forra. Qui i passaggi si
fanno più stretti e angusti, ma il panorama è appagante: sospesi su una
passerella metallica, saldamente ancorata alla roccia, si potrà ammirare il
grande lavoro di erosione compiuto dall'acqua nella dura roccia dolomia.
Scenari dal grande fascino, prima appannaggio di pochi avventurosi, sono ora
patrimonio di tutti. Un'occhiata in alto svela il Ponte di Pozzena, dove nel
1276 il Principe Vescovo di Trento Enrico II e Mainardo II Conte del Tirolo
stipularono un compromesso di pace. Appena usciti dalla forra ecco la centrale
idroelettrica di Pozzena. A questo punto si affrontano gli ultimi metri in
passerella, e quindi si risale verso il Dos de' Marsili, dove, prima della
scalinata metallica, fa capolino una vecchia calcara. Ancora qualche passo
avvolti dai colori e dai suoni del bosco e si arriva in località S. Biagio,
dopo aver oltrepassato un ponte, posizionato a un'ottantina di metri dal suolo.
Se la fauna in quest'area si presenta assai variegata, lo stesso si può dire
della flora, caratterizzata dalla presenza di oltre 200 specie per effetto dei
diversi microambienti pedoclimatici che caratterizzano il Parco.
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